3 Passi in Svizzera
Venerdì 7 agosto
Oggi siamo solo in due, io, Er Lumaca, e Mao.
E’ venerdì e siamo gia a casa da ieri perché la ditta presso cui lavoriamo ha chiuso due giorni prima della data fissata.
Ho deciso, e lui è d’accordo, di puntare le nostre ruote verso il passo del Furka perché le altre volte che ci siamo stati con il gruppo lui non era presente.
La giornata, nonostante sia abbastanza presto, è gia tiepida quindi non ci copriamo più di tanto e via!!!!
Come spesso, ultimamente, passiamo per la statale sino ad Ornavasso, tanto per movimentare la giornata da subito….fortunatamente non troviamo traffico, nonostante per molti sia ancora un giorno lavorativo, e in un attimo ci troviamo a prendere la superstrada.
Il cielo è terso e la strada scorre in fretta sotto le nostre beneamate moto rallentata solo da qualche lavoro in corso sulla strada del Sempione……..(Sta strada par la “fabbrica del Dom de Milan”…..in sempre dre lavurac sura…..finisen
mai!!!!) J
Comunque verso le 10,30 siamo gia in cima e ci fermiamo per sgranchire le giunture.
La sosta, però, non è la consueta perché ci fermiamo allo spiazzo prima dell’aquila e qui, dietro quello che deve essere un albergo, scopriamo un ameno laghettino con tanto di ponte in legno che lo collega allo stabile.
Mao si fuma una siga ed io ne approfitto per scattare qualche foto (CHE NOVITA’ EH!!??!!
J J) poi riprendiamo la route.
Il paesaggio ci “abbraccia” lungo tutto il tracciato….prati ben “tosati”…..casette in legno stile Valser……montagne che svettano verso il cielo azzurro e senza nuvole e noi ci godiamo tutto ciò con il rombo delle nostre moto a fare da colonna sonora.
Mao intravede, fra tutte le cose che ho elencato, un altissimo ponte che gli resterà in testa per buona parte del viaggio.
Arriviamo all’imbocco della strada per il passo del Furka e iniziamo l’ascesa che è un susseguirsi di curve e tornanti che pare la spirale di un alambicco per fare la birra.
Ce la gustiamo tutta (la strada…..mica la birra…..CHE AVETE CAPITO!!!??? ;-p ) e a mezzogiorno in punto siamo in vetta; sopra di noi come leggiadri avvoltoi girano parapendii e deltaplani e di fianco sono parcheggiate qua e la moto e biciclette scatto 2 o 3 foto ma i nostri stomaci iniziano a reclamare per cui prendiamo dai nostri bauletti i panini e da bere e ci “arrampichiamo” su per un sentiero alla ricerca di un posticino tranquillo e con un po’ di vista.
Trovato!!
Da li si vede tutta la vallata , il passo del Grimsel e la strada che lo raggiunge.
A Mao sembrano piacere il luogo e la strada per cui gli butto la che, una volta mangiato e visitato il ghiacciaio del Furka, se ci stiamo con i tempi si potrebbe arrivare anche sin la…tanto non è lontano..
Finiamo di mangiare verso le 12,30 e scendiamo subito verso le moto; foto sotto il cartello del passo e partiamo alla volta del ghiacciaio.
Ci vuole veramente poco a raggiungere il parcheggio e in men che non si dica, dopo aver pagato l’entrata e percorso la ripida discesa che ti ci porta, siamo al cospetto del ghiacciaio….brrrrr…freschino!!
Entriamo nella galleria che porta nelle sue viscere e subito siamo avvolti dalla luce azzurra delle pareti….sembra di stare in discoteca….meno male che è moooolto piu tranquillo qui!!!
Arriviamo in fondo al percorso e riusciamo a farci scattare una foto insieme, vicino ad una bandiera svizzera appesa ad una delle pareti di ghiaccio, da due turisti tedeschi, marito e moglie, ai quali mi propongo di ricambiare subito il favore…..accettano con piacere!
Espletate le pratiche delle foto usciamo e Mao si dice subito un po’ deluso……apprezza sicuramente la possibilità di vedere dall’interno come è un ghiacciaio e dice che comunque è uno spettacolo……però visto il prezzo si aspettava qualche cosa di più “sontuoso” o almeno fatto meglio.
Ritornati alle moto decidiamo che ci stiamo con i tempi e facciamo rotta verso il Grimsel.
Arriviamo in 30/40 minuti e parcheggiate le moto…….spenti i motori e tolti i caschi giunge alle nostre orecchie un suono “celestiale” come di tromba ma un po’ diverso……ci dirigiamo verso il punto da dove sembra provenire e , “appollaiata” su di un punto più alto rispetto alla strada c’è una ragazzona che sta suonando uno di quei tipici strumenti da RICOLAAAA svizzeri lunghi qualche metrata.
Stiamo ad ascoltarla per qualche momento e ci sembra di essere entrati in un cartone animato di Heidy…..mancano Peter con le sue caprette e il nonno!!!
Ripresici dal “sogno” ci incamminiamo per una passeggiatina che ci porta a passare sotto la piccola diga e intorno al laghetto da essa formato.
Il tempo, però, passa inesorabile, ritorniamo al parcheggio ci facciamo qualche foto vicino al cartello del passo che qui è abbellito da una scultura in ferro rappresentante due motociclisti, una lei sul sedile del passeggero con i capelli al vento e tanto di cellulare all’orecchio e un lui alla guida con in testa un elmetto tipo tedesco con tanto di teschio tatuato sul braccio.
Anche qui riesco a farci scattare una foto insieme da due ciclisti, marito e moglie, ai quali contraccambio subito il favore e poi via alle moto e sulla strada del rientro!!
Ad un certo punto Mao si ferma perché ha visto il ponte di cui ho parlato prima e ha deciso di andarlo a vedere da vicino.
Parcheggiamo le moto….passiamo attraverso un tubo in metallo utilizzato come impalcatura per il tunnel che passa sotto la strada e ci troviamo di fronte ad una specie di mega ponte tibetano sospeso sulla vallata….
Mao è “entusiasta e si fionda sul traballante percorso……io “titubo” un po’ e poi cerco di seguirlo ma bastano pochi metri e un paio di ondeggiamenti anomali a risvegliare le mie vertigini per cui, quatto quatto….mesto mesto, me ne torno sulla terraferma mentre Mao prosegue sino a raggiungere metà percorso.
Scatta a sua volta qualche foto dell’orrido salto con il cellulare e ritorna tutto contento verso di me “osannando” la vista che si gode da lassù e la sensazione di dondolio ancora che la si sentiva ancora di più.
Ripartiamo e facciamo un’altra sosta al passo del Sempione, questa volta sotto l’aquila, dove 4 mucche ci guardano placide placide.
Mao si fuma una sigaretta e si sdraia un attimo sul prato davanti al parcheggio per riposare la schiena che è da un po’ che gli sta dando fastidio mentre io continuo a scattare foto stile GIAP ARRAPPATO.
Dopo qualche minuto ultima risalita in moto e via dritti sino a casa….bella giornata….bei panorami…..bella compagnia e bella la mia moto!!!
E ora tutti in vacanza!!!
Ciao e buone ferie
ER _@ò-
Cartina
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