Dolomiti
Sabato 30 maggio - martedi 2 giugno
Con un lungo ponte alle porte ci viene voglia di approfittare per fare un giro
di piu' giorni : dopo aver scartato una prima opzione la meta cade sulle
dolomiti a ripercorrere le più famose salite del giro d'Italia ( qui salta
fuori la passione ciclistica di Uberto ).
Rapida ( abbiamo deciso all'ultimo momento quindi non poteva che essere rapida )
organizzazione del giro ( organizzazione forse è un parolone, deciso un paese comodo dove dormire
cerchiamo su
internet qualche nome di albergo e basta ), sabato mattina ci troviamo io e Uberto
pronti alla partenza.
Fatto il pieno e subito in sella , dato che comunque la tappa di avvicinamento
e' lunga.
Giusto per rimanere in tema di salite ciclistiche, decidiamo di passare dalla
Valtellina e , dato che il passo dello Stelvio lo aprono in giornata, decidiamo
di "ripiegare" sul Mortirolo.
Autostrada fino a poco prima di Como, qualche divagazione e sbaglio di strada
per arrivare a Lecco, superstrada ( o meglio interminabile sequenza di gallerie
), per fare tutto il lago e quindi imbocco della Valtellina, fino a quando verso
mezzogiorno ci fermiamo per fare rifornimento e mangiare un panino.
Ripartenza ed inizia subito la salita del Mortirolo : una stretta strada ripida
fino in cima.
Rapida discesa e via verso il prossimo passo : il Tonale.
Sosta in cima per dissetarci e sgranchire le gambe e quindi di nuovo in sella
direzione Bolzano.
Arrivati a Bolzano nuova sosta per rifornire le moto, due passi in centro e
ripartenza.
Passo di Costalunga per scendere in Val di Fassa, risalita fino a Canazei e
quindi affrontiamo l'ultimo passo della giornata : il Pordoi.
Rapida sosta in cima ( i 2239 metri del passo ad un ora abbastanza tarda in una
giornata non proprio bella si fanno sentire ) per fare un pò di foto e ammirare
il panorama prima di partire per raggiungere la meta prefissata : Arabba.
Arrivati in paese ci dirigiamo verso l'albergo che avevamo visto e prendiamo
possesso della camera.
Ormai è quasi ora di cena quindi ci sistemiamo un pò quindi usciamo per
cercare un posto dove mangiare e quindi andare a dormire.
Al risveglio di domenica troviamo una brutta sorpresa : il tempo e' brutto,
piove e ogni tanto scendono anche delle palische di neve ( poi scopriamo che in
cima al Pordoi ha nevicato ).
Le previsioni non lasciano speranze di miglioramento, quindi ci tocca
rassegnarsi a stare fermi : l'unica cosa che possiamo fare e' andare a pranzare,
rinchiuderci in un bar dove almeno possiamo vedere la gara di moto gp, ed
incontrare tanti altri motociclisti bloccati dal tempo.
Verso sera smette di piovere ed esce un timido sole, quindi ne approfittiamo per
fare due passi lungo la vallata, prima di andare a cenare.
Prima di andare a dormire studiamo il precorso del giorno dopo : dobbiamo
recuperare la giornata perduta quindi guardiamo bene la cartina e studiamo il
percorso migliore.
Arriviamo a mettere giù un giro che con 13 passi, con opzione di arrivare a 17
se non si fa troppo tardi, ci permette di fare tutte le salite che ci siamo
prefissati.
Il mattino ci svegliamo abbastanza presto, una bella colazione e subito in
sella.
La giornata e bella ma abbastanza fresca , e in cima al primo passo , il
Falzarego, il fresco si fa sentire.
Discesa verso Cortina d'Ampezzo, due passi per il paese e di nuovo in sella,
direzione passo tre Croci, lago di Misurina e quindi Tre Cime di Lavaredo.
Sosta per scattare le foto e ammirare il panorama e via verso il prossimo passo.
Passo Cimabanche, passaggio a Cortina, e quindi passo Giau : quì la fermata e'
d'obbligo il panorama e stupendo.
Passo Staulanza e giù lungo la valle di Zoldo fino ad arrivare a Longarone.
Salita alla diga del Vajont con sosta per vedere la diga e il monumento ai morti
del disastro.
Risalita lungo la valle del Piave, passo Cibiana, passo Duran, forcella Aurine e
quindi passo Cereda : qui si incominciano a vedere un pò di nuvole non proprio
belle ma decidiamo di continuare imperterriti.
Durante la salita al passo Duran incominciamo prima a trovare la strada bagnata
e subito dopo incomincia a piovere.
Ci fermiamo per indossare le protezioni antipioggia e proseguiamo, daltronde non
possiamo fare nient'altro : per fortuna piove poco e dopo pochi chilometri
smette, ma le strade bagnate ci rallentano abbastanza.
In cima al passo Rolle consultiamo la cartina : abbandoniamo l'idea di fare il
passo Valles e quindi il San Pellegrino, ma scendiamo in val di Fiemme e da qui
proseguiamo fino a Canazei.
Ultimo cambio di percorso : data l'ora tarda invece di fare il Fedaia
ripieghiamo sul Pordoi.
Ritorno in albergo, un pò stanchi ma contenti per il giro che ci siamo
fatti.
Ultimo giorno, sveglia mattutina, colazione, paghiamo l'albergo e ci prepariamo
per il viaggio di ritorno.
Partiamo con fare il Fedaia, abbandonato il giorno prima, discesa fino a Canazei,
proseguiamo per Bolzano, quindi Merano e da li andiamo in direzione Stelvio.
Tappa in cima allo Stelvio ( la cima Coppi del giro ) , discesa verso Bormio e
quindi verso casa.
Ci era venuta una mezza idea di farci anche il Bernina ma poi abbiamo desistito
subito : veniva troppo lungo il rientro e ci eravamo gia sfogati per bene con i
passi, il Bernina lo teniamo per un altro giro.
Cartina giorno 1
Cartina giorno 3
Cartina giorno 4
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