Langhe Grinzane Cavour
Domenica 16 Settembre
5 MOTO PELLEGRINE…..IN QUEL DELLE LANGHE
Inizio con una premessa: la mia presenza a questa gita domenicale è stata merito
del destino! Ovvero, la sera precedente tornata tardissimo dalla Scala, mi sono
detta: se mi sveglio si va , altrimenti si rimane a casa!
Mi sono svegliata e così felice e speranzosa sono partita da Trezzano con Mauro.
Ritrovo al bar sotto casa di Stefano. Si può mai rinunciare al caffè di rito?
Ovvio che no!
Dopo esserci rifocillati si parte. Io salgo subito sulla moto di Max, visto che
il giro sarà lungo non voglio rimetterci subito le “penne”.
Il paesaggio mi piace, è rilassante. Sarà sicuramente una bella giornata….
Vicino ad Alba ci fermiamo ad un distributore per fare benzina. E qui comincia
la tragedia per Mauro: la moto perde olio.
E’ molto preoccupato e nervoso e vuole tornare indietro subito, ma ormai è ora
di pranzo e lo convinciamo a mangiare qualcosa con noi. Ci dirigiamo a Grinzane
Cavour.
Fosse semplice trovare un posto dove mangiare………..tutto pieno, ovunque.
A questo punto vorrei spendere due parole, ops! Due righe, per raccontare quello
che è successo al mio povero piede.
Il mio centauro , non voglio fare nomi e nemmeno alludere, mentre accende la
moto perde un pochino l’equilibrio ( l’età che avanza!) e così la moto ondeggia.
Si sposta leggermente in avanti e , ahimè, il mio piede rimane tra la pedana (
Max dice che si chiama così ) e una macchina posteggiata.
Non grido per affetto verso Max e per non far preoccupare Mauro che già aveva le
sue con l’olio!
Chiusa questa parentesi eccoci seduti intorno ad un tavolo. C’è chi mangia
parecchio, c’è chi si trattiene …a voi le conclusioni.
Verso le 14.30 Mauro ci saluta e se ne torna verso casa. E’ molto preoccupato e
io vorrei andare con lui …insisto, ma non vuole,e così rimango e mi adeguo alle
proposte successive del gruppo.
Fa il battistrada Uberto . Lo vedo sicuro nella partenza e nella scelta della
strada; solo dopo esserci trovati su stradine strette, in pendenza e piene di
curve senza mai arrivare ad una strada statale, che la mia idea sulla sicurezza
di Uberto vacilla!
A onor del merito devo ammettere che il paesaggio merita, vigneti e noccioleti (
si chiameranno così?) , spettacolari, avremmo potuto fare decine di foto belle
ma alla fine non ci fermiamo.
Lo facciamo poco prima delle 18.00 per fare benzina. E io qui provo a chiamare
Mauro che secondo i miei conti dovrebbe essere arrivato.
Non risponde né in quel momento , né dopo, se non alle sette che manda un
messaggio che era appena arrivato. Ovviamente io agitatissima e per niente
positiva. Bravo Max che ha capito e un paio di volte si è fermato per farmi
chiamare…J
Arrivo con Max a Gattico e con tre castagne in bocca , offerte dalla
mamma di Mauro, riesco a farmi scendere qualche lacrimuccia di tensione.
Comunque la giornata è stata piacevole, mi ha fatto piacere conoscere Uberto che
è molto simpatico e tranquillo….. ma anche in moto?
Alla prossima quindi!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
P.S. per la cronaca: alla gita hanno partecipato: Uberto, Max, Francesco,
Stefano, Alessandra, Maurino e ovviamente la sottoscritta!
Cartina
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